Un sguardo sotto la superficie dei numeri e dei comportamenti del consumatore.

Dopo una prima fase di pura ‘reazione’ agli eventi, adesso il mondo è impegnato a pianificare e a capire come agire dal punto di vista sociale, economico e sanitario con la consapevolezza che, dopo questo ‘Cigno Nero’, tutto sarà diverso.

Ma diverso quanto? In che cosa? Sono le domande a cui è necessario trovare una risposta per poter pianificare e non più, semplicemente, reagire.

E le risposte sono diverse da mercato a mercato. Per esempio, come cambieranno le cose nel #FMCG? Ci sono grandi società di consulenza che studiano modelli predittivi; Nielsen ci fornisce dati aggiornati settimanalmente sui trend in atto e ogni azienda della filiera sta cercando di attrezzarsi.

Credo che un possibile punto di riferimento, sia partire come sempre dal consumatore finale e per farlo bisogna guardare sotto la superficie dei numeri e dei comportamenti.

  1. Questo periodo di lock-down è sufficientemente lungo da far acquisire nuove abitudini e quindi trasformare i #consumi outdoor in indoor. Non si tratta solo di un inerte consolidamento di una nuova routine ma la risposta al bisogno di sicurezza e di controllo, dopo esserci sentiti esposti e vulnerabili. C’è da aspettarsi, per esempio, che  la colazione si faccia più in casa che al bar o che si continui a cucinare di più rispetto a pochi mesi fa.
  2. Non ci vuole la sfera di cristallo per sapere che ci sarà una profonda crisi economica. Questa pandemia potrebbe anche determinare una riscoperta di ciò che veramente conta mettendo in secondo piano il superfluo. Credo ci sia da aspettarsi un generale fenomeno consapevole di #downshifting ossia tornare ad uno stile di vita più ecumenico ed essenziale con la rinuncia a prodotti premium price a favore di soluzioni più economiche o più smart (il riciclo, il ricondizionamento, il fai da te).
  3. Ovviamente, in alcuni settori accelereranno dei trend o si creeranno nuove opportunità, tra queste, ai primissimi posti, c’è l’e-commerce. Chi offre servizi logistici o ha una struttura logistica capillare, cercherà di spostare il business online. Una bella sfida sarà competere ed emergere per catturare l’attenzione online. In una prima fase possono avere la meglio le marche note, ma poi…
  4. Tra smart aperitif e smart working, in queste settimane abbiamo fatto il debutto in società con un look più ‘comodo’. L’uso della mascherina rende lo sforzo di sbarbarsi e truccarsi quasi superfluo. Insomma, la tendenza #nofilter accelera e nel breve termine capiremo che è possibile  affrontare la stagione in arrivo con un look un po’ datato. Il newlook è rimandato al 2021.

Vi sembra verosimile?